Il Superbonus per rilanciare il settore edile

24 Ago 2020 Bandi e Decreti Energie rinnovabili
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Il Superbonus per rilanciare il settore edile

Tutto quello che c’è da sapere sul Superbonus 2020

All’interno del Decreto Rilancio varato dal Governo per accompagnare il sistema produttivo e sociale italiano nella fase di ripresa dopo gli effetti negativi del lockdown imposto dall’emergenza Coronavirus, sono stati inseriti alcuni interessanti strumenti dedicati al settore edile ed in particolare il Superbonus 110%. Un’opportunità molto importante sia per le imprese che operano nel settore e sia per i committenti che vogliono ristrutturare la propria abitazione rendendola confortevole, sicura ed efficiente dal punto di vista energetico. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta, quali sono i servizi che rientrano nel Superbonus, a chi si rivolge e come accedervi.

1. Che cos’è il Superbonus

Il Superbonus è uno strumento di sostegno che ha permesso di incrementare l’aliquota di detrazione delle spese che verranno sostenute dall’1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per quanto riguarda l’ambito delle ristrutturazioni di immobili. Si prefigge quale obiettivo quello di aiutare il rilancio del settore edile, ma anche di consentire ai proprietari degli immobili di poter ridurre il rischio sismico e rendere le strutture maggiormente efficienti dal punto di vista energetico tutelando così anche l’ambiente. Il Superbonus di fatto potenzia quelli che erano i due strumenti già a disposizione di questo settore come il Sismabonus e l’Ecobonus che invece prevedevano degli sgravi che andavano dal 50 al 85%. Tuttavia, la principale novità, e per certi versi il principale motivo di interesse, è che il Superbonus può essere sfruttato non solo come detrazione diretta ma anche sotto forma di cessione del credito e sconto in fattura. In pratica, il committente può risparmiare in maniera considerevole o addirittura azzerare i costi per alcuni interventi fruendo dello sconto in fattura che dovrà essere effettuato dall’impresa edile. In alternativa il committente può anche cedere il proprio credito d’imposta ad una banca oppure a qualsiasi altro genere di intermediario finanziario. L’impresa avrà in aggiunta la possibilità di cedere l’imposta del proprio cliente ad una banca o a qualsiasi altro intermediario. Un aspetto molto interessante di questo meccanismo è che potenzialmente la cessione del credito può essere effettuata infinite volte, per cui rappresenta a tutti gli effetti una sorta di moneta elettronica da sfruttare nei confronti dello Stato.

 

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2. Alcuni aspetti importanti della normativa

Il Superbonus permette di ottenere detrazioni fiscali nella misura del 110%, questo significa che se ad esempio il proprietario di un immobile effettua lavori per complessivi 50 mila euro, ha diritto a sgravi per un totale di 55 mila euro. Ci sono, tuttavia, diversi aspetti tecnici da analizzare prima di procedere ai lavori ed in particolar modo il contribuente deve acquisire innanzitutto il visto di conformità. Il visto di conformità viene rilasciato da un professionista abilitato come ad esempio nel caso di un commercialista, un perito commerciale oppure un CAF, per dare parere positivo sulla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti per l’accesso alla detrazione di imposta. In aggiunta, sarà necessaria anche l’asseverazione. Si tratta di una relazione tecnica che fa riferimento agli interventi che si vogliono effettuare in un determinato immobile sia per quanto concerne l’abbattimento del rischio sismico e sia per quanto riguarda l’efficienza energetica. L’asseverazione, ovviamente, dovrà essere effettuata da tecnici abilitati e dovrà evidenziare in maniera univoca il pieno rispetto dei requisiti che la normativa evidenzia attraverso i vari decreti attuativi rilasciati dai ministeri competenti.

3. Come accedere al Superbonus

Il Superbonus può rappresentare un’imperdibile opportunità di rilancio del settore, ma anche di tutela del patrimonio immobiliare italiano che molto spesso si presenta fatiscente, non ottimizzato dal punto di vista energetico e della prevenzione sismica. Per poter accedere a questo strumento è, dunque, necessario rivolgersi ad imprese affidabili e a varie figure professionali per l’elaborazione delle documentazioni necessarie (il visto di conformità e le asseverazioni). È molto importante la fase progettuale nonché rivolgersi ad imprese serie per evitare brutte sorprese future. Inoltre, per poter beneficiare del 110% è indispensabile effettuare una delle cosiddette tre tipologie di interventi trainanti. Ovviamente, per tutte le tre tipologie di interventi, qualora vengano effettuate congiuntamente ad almeno una delle tre tipologie trainanti, ci sarà la possibilità di estendere anche a loro il bonus fino al 110%.

4. Gli interventi trainanti e quelli trainati

Il meccanismo del Superbonus prevede un’agevolazione del 110% anche sotto forma di sconto in fattura oppure di cessione del credito, a patto che il committente effettui interventi che rientrino in almeno una delle tre tipologie di interventi trainanti. Il primo caso è relativo agli interventi destinati all’isolamento termico delle superfici opache. In parole povere è necessario effettuare migliorie sotto questo punto di vista (il cappotto termico) per una superficie almeno pari al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio oppure dell’unità immobiliare. La seconda tipologia di intervento trainante è quella che prevede la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali esistenti con impianti centralizzati o con impianti per il riscaldamento o raffrescamento o fornitura di acqua calda sanitaria su tutti gli edifici unifamiliari e unità immobiliari di edifici plurifamiliari. Infine, la terza tipologia è quella relativa al cosiddetto Sismabonus. Vi rientrano tutti gli interventi che permettono di migliorare la capacità dell’edificio di resistere a scosse sismiche. Se si eseguono almeno uno di queste tre tipologie di interventi, allora sarà possibile aggiungere ed ottenere lo stesso sgravio anche per altri interventi: lavori di efficientamento energetico rientrati nel cosiddetto Ecobonus, per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici e tanto altro ancora. Da sottolineare che, con gli ultimi decreti attuativi, è stato evidenziato dall’Agenzia delle Entrate e quindi dal Ministero di competenza, che questa agevolazione è anche cumulabile con altre agevolazioni.

5. Chi può fruire del Superbonus

L’Agenzia delle Entrate attraverso delle apposite linee guida, ha evidenziato in maniera univoca e chiara quali siano le tipologie di committenti che possono rientrare e quindi ottenere le detrazioni al 110% previste dal Superbonus. In particolare, possono avere accesso i condomini che eseguono interventi sulle parti comuni dell’edificio. Possono ottenere questa opportunità anche le persone fisiche al di fuori dell’esercizio di un’eventuale attività di impresa oppure di professione e gli istituti autonomi case popolari. Inoltre, è stato chiarito che anche le organizzazioni non lucrative di utilità sociale possono giovarsi di questa opportunità insieme alle cooperative di abitazione a proprietà indivisa e le associazioni società sportive che vogliono effettuare dei lavori destinati agli immobili adibiti per l’allenamento e per altre esigenze legate alla propria attività sportiva.

6. Le modalità del Superbonus

Il superbonus dà diritto a una detrazione nella misura del 110% sugli interventi previsti ed indicati in precedenza. La detrazione può essere sfruttata dal committente e in cinque annualità per cui nel caso dell’esempio sopracitato, potrà fruire di 11.000 euro di sgravio ogni anno (esempio di interventi per complessivi 55 mila euro). Naturalmente, può accadere che un committente sia incapiente ossia non debba pagare importi e tassazioni così elevate, per cui la normativa offre l’opportunità di cedere il proprio credito maturato ad una banca oppure anche ottenere dalla ditta lo sconto in fattura. La normativa, inoltre, prevede che le detrazioni per le spese sostenute possono far riferimento al massimo a due unità immobiliari a patto che non siano strutture di lusso (il Superbonus non si applica per queste categorie catastali).

7. I vincoli economici sui vari interventi

Sono stati evidenziati i limiti per cui è possibile fruire del Superbonus calcolandoli sull’ammontare complessivo degli interventi previsti per ogni tipologia di situazione. Entrando maggiormente nel merito, è possibile richiedere il Superbonus per un massimo di 50.000 euro ad unità unifamiliare per il cappotto termico. Invece, in caso di condomini, il limite viene abbassato a 40.000 per condomini fino ad otto unità immobiliari e 30.000 qualora il numero fosse più consistente. Per quanto concerne, invece, la sostituzione del vecchio impianto di riscaldamento è prevista una spesa massima di 20.000 euro per condomini fino ad un massimo di 8 unità che diventano 15.000 nel caso di un numero maggiore. Ci sono, inoltre, tanti altri vincoli relativi agli altri interventi trainaniti oppure a Sismabonus come nel caso dell’impianto fotovoltaico (max 2.400 euro per ogni KW di potenza installata oppure nella misura massima di 48 mila euro in qualsiasi caso). Da sottolineare che per quanto riguarda l’efficienza energetica e la prevenzione sismica, per poter accedere al Superbonus, è necessario disporre di documentazione idonee (Ape energetica) che attesti un salto di 2 classi energetiche e di una classe per migliorie in ottica Sismabonus.

8. Come funziona lo sconto in fattura e la cessione del credito

Il Superbonus permette di fruire di agevolazioni sotto forma di detrazione in termini IRPEF e Ires per complessivi 110% dell’intervento eseguito. Tuttavia, la normativa offre l’opportunità di fruirne in maniera alternativa anche di uno sconto in fattura oppure della procedura della cessione del credito d’imposta maturato. Nel primo caso, il committente ha diritto sulla fattura allo sconto immediato di quanto maturato secondo i meccanismi del Superbonus. Ad esempio se, in virtù di quanto evidenziato nel visto di conformità e nella relazione tecnica, il committente ha diritto a una detrazione complessiva di 45.000 euro, questi verranno direttamente detratti sulla fattura all’impresa edile. L’impresa edile a sua volta potrà cedere i 45.000 euro ad una banca oppure sfruttarli per i propri adempimenti fiscali. La cessione del credito prevede, invece, che il committente si rivolga direttamente a una banca oppure a un intermediario per ottenere una sorta di finanziamento. Per quanto concerne la cessione del credito, l’Agenzia delle Entrate ha voluto chiarire quali siano gli interventi che attualmente possono permettere questa opzione oppure anche quella dello sconto in fattura. Innanzitutto, è possibile richiedere la cessione nel caso di interventi di recupero del patrimonio edilizio come ad esempio la manutenzione straordinaria, risanamento conservativo o ristrutturazione effettuata sulle singole unità immobiliari e tanto altro. Possono essere ottenuti gli sgravi ed in particolar modo sotto forma di cessione oppure di sconto anche per interventi di riqualificazione energetica che rientrano nel vecchio sistema dell’Ecobonus. E’ previsto anche per interventi per adottare di prevenzione di scosse sismiche per cui nell’ambito del decreto relativo al Sismabonus. In aggiunta vi rientrano lavori di recupero e restauro della facciata degli edifici, dell’installazione di impianti fotovoltaici e dell’installazione delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Va, infine, evidenziato che le modalità e le opzioni sono gestibili esclusivamente in maniera telematica con il supporto di professionisti abilitati per la trasmissione telematica delle dichiarazioni verso l’Agenzia delle Entrate.

9. Perchè è utile e vantaggio affidarsi a Boscolo

Per sperare di accedere in maniera ottimale alle potenzialità del Superbonus è necessario rivolgersi a professionisti abilitati e competenti, ma anche a ditte serie e professionali che da tanti anni operano nel settore come nel caso di Boscolo operante ad Imola, in provincia di Bologna. Un’impresa che offre un servizio completo chiavi in mano sia in fase di progettazione che di realizzazione. Professionisti del settore analizzeranno il caso specifico per valutare le detrazioni a cui si potrà accedere gestendo anche i vari passaggi burocratici.

10. Chi è Boscolo

Boscolo è un’impresa edile con sede ad Imola in provincia di Bologna che da tanti anni opera nel settore. È specializzata in energie rinnovabili, impermeabilizzazioni, lattonerie, bonifiche di amianto, nella realizzazione e ristrutturazione di coperture e sistemi anticaduta. Assicura competenza ma anche serietà ed affidabilità con esperti in grado di gestire il Supebonus e le altre agevolazioni attualmente previste. Non esitare a contattare Boscolo per maggiori informazioni e fissare un appuntamento e sviluppare un preventivo gratuito per le tue specifiche esigenze.

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