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Le 10 domande legate al mondo dell’amianto a cui non hai mai avuto risposta.
- 1. Cos’è l’amianto?
- 2. Quali sono i danni che causa l’amianto?
- 3. Eternit friabile e compatto. Che differenza c’è?
- 4. È obbligatorio rimuovere l’amianto? A chi bisogna rivolgersi per farlo?
- 5. Quanto costa bonificare un immobile dall’eternit?
- 6. Dove viene portato l’amianto rimosso?
- 7. Esistono dei contributi statali o detrazioni per eliminarlo?
- 8. Si può affittare o vendere una casa con presenza di amianto?
- 9. Qual è la scadenza per eliminare l’eternit presente negli edifici?
- 10. Si può installare un impianto fotovoltaico su un tetto in eternit?
Che cos’è l’amianto?
1) L’amianto, o asbesto, è un minerale molto comune in natura che possiede una struttura microcristallina ed è composto da silicato di magnesio, calcio e ferro. Fino ai primi anni 90, grazie alla sua resistenza al calore e alla sua struttura fibrosa, questo materiale era largamente utilizzato sia in campo edile che per produrre indumenti e tessuti da arredamento ignifughi.
Quali sono i danni che causa l’amianto?
2) L’amianto è stato miscelato al cemento, ottenendo il cosiddetto eternit, ed utilizzato in campo edile ed automobilistico. L’eternit, e di conseguenza anche l’amianto, è stato riconosciuto però nocivo in quanto soggetto allo sfibramento che causa la liberazione di fibre in filamenti sottili e volatili che provocano infezioni alle vie respiratorie e tumori alla laringe e ai polmoni. L’amianto è, quindi, a tutti gli effetti, considerato un agente cancerogeno e in Italia ne è stata vietata la produzione e l’utilizzo tramite la legge 257 del 1992.
Eternit friabile e compatto. Che differenza c’è?
3) In base al legame presente tra le fibre che compongono l’amianto si può distinguere l’amianto compatto da quello friabile. Nei prodotti in cui l’amianto è presente, le fibre possono essere libere o debolmente collegate: in questo caso si parla di amianto in matrice friabile; oppure possono essere fortemente legate tra di loro per formare una matrice stabile e solida: in questo casi si parla di amianto in matrice compatta.
L’amianto compatto è principalmente usato miscelato al cemento per dare una miscela calcarea che una volta posata diventa solida; per deteriorare questa tipologia di materiale in modo permanente servono macchinari industriali come la fresa o il disco abrasivo; tuttavia anche gli agenti atmosferici e la vegetazione, nel tempo, possono causarne il deterioramento parziale. L’amianto friabile è facilmente riducibile in stato polveroso e costituisce un vero e proprio pericolo per la salute. Essendo quello con le più forti proprietà di isolamento termico, acustico e ignifugo, è stato anche quello più utilizzato soprattutto nei muri e nei sottotetti degli edifici.
È obbligatorio rimuovere l’amianto? A chi bisogna rivolgersi per farlo?
4) Per le motivazioni sopra esposte, l’amianto è stato vietato per legge e ai sensi dell’articolo 12 comma 5 della Legge 257 del 1992 è stato istituito un registro presso le unità sanitarie locali nel quale sono indicati gli edifici in cui è presente l’amianto. Nei comuni che hanno emesso ordinanza, è obbligatorio per i proprietari degli immobili, comunicare la presenza di tale materiale e iscrivere al registro la proprietà. A questo punto è necessario affidarsi alle mani di esperti per rimuovere ogni traccia di amianto dagli edifici in questione. Esistono aziende come Boscolo Srl dotate di personale e strumentazioni specialistiche per la rimozione dell’amianto alle quali potersi e doversi affidare per risolvere definitivamente il problema della presenza nociva di eternit nell’ambiente. Boscolo Srl opera nelle provincie di Bologna, Modena, Parma, Reggio Emilia, Imola, Ravenna, Cesena e Forlì secondo le normative vigenti e attraverso l’utilizzo di tre diverse tecniche scelte accuratamente in base alla tipologia di amianto presente e allo stato di conservazione dello stesso: rimozione, incapsulamento e confinamento.
La rimozione e smaltimento con conseguente bonifica di amianto elimina ogni potenziale fonte di esposizione ed ogni necessità di attuare specifiche cautele per le attività che si svolgono nell’edificio. In genere richiede l’applicazione di un nuovo materiale, in sostituzione dell’amianto rimosso.
L’incapsulamento è un trattamento dell’amianto con prodotti penetranti e coprenti che tendono ad inglobare le fibre di amianto, a ripristinare l’aderenza al supporto, a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta. Con tale intervento il materiale contenente amianto permane nell’edificio e pertanto è necessario i mantenere un programma di controllo e manutenzione.
Il confinamento consiste nell’installazione di una barriera a tenuta che separi l’amianto dall’esterno. È fondamentale che prima del confinamento venga trattato con uno specifico incapsulante, altrimenti il rilascio di fibre continua all’interno del confinamento. Occorre sempre un programma di controllo e manutenzione, in quanto l’amianto rimane nell’edificio.
Quanto costa rimuovere l’amianto?
5) Il costo delle operazioni di bonifica dall’amianto dipendono da diversi fattori. La prima variante che incide sul prezzo finale è ovviamente la dimensione del tetto da bonificare. Il prezzo cambia in base a quanto è impegnativo il meccanismo da mettere in opera per rendere il tetto da trattare accessibile e nel pieno rispetto della normativa sulla sicurezza: ci sono superfici facilmente pedonabili sulle quali il lavoro verrà svolto più velocemente e altre più difficoltose, inaccessibili e che richiedono una messa in sicurezza più complicata dei lavoratori.
Dove viene portato l’amianto rimosso?
6) Esistono delle centrali di smaltimento autorizzate e attrezzate per eliminare e smaltire l’amianto. Tuttavia in Italia sono pochissime quelle legalmente autorizzate, poco più di una ventina, per cui spesso si è costretti a portare l’amianto in eccesso che non si riesce a smaltire in altre centrali autorizzate in Germania. Viene da sé che in questo modo si allunga per l’intera filiera di gestione del rifiuto e quindi diventa più costoso. Il consiglio più prezioso che si può dare è quello di diffidare di preventivi molto economici e che promettono sconti sostenuti perché potrebbero nascondere manovre di illegalità. Affidarsi alle mani esperte di aziende come Boscolo Srl è fondamentale soprattutto in casi come questo in cui è importante salvaguardare la salute.
Esistono dei contributi statali o detrazioni per eliminarlo?
7) Ci sono diversi contributi che si possono richiedere per ammortizzare le spese di bonifica amianto. Ad oggi i privati possono godere dal 50 % di detrazioni fiscali fino al 65% in caso di sostituzione dello stesso con nuovi materiali atti a migliorare l’efficentamento energetico dell’immobile. Le aziende invece possono richiedere un bonus fino al 65% legato al rifacimento con risparmio energetico.
Si può affittare o vendere una casa con presenza di amianto?
8) Tecnicamente nulla vieta ad un privato di affittare il proprio immobile con copertura in eternit. Rimane obbligatorio per legge monitorare lo stato di conservazione dello stesso: se l’amianto è in buone condizioni, non occorre rimuoverlo, ma bisogna comunque condurre campagne di controllo e manutenzione dell’immobile. In caso di danneggiamento occorre procedere con la bonifica. Anche le operazioni di controllo e di programmazione della manutenzione vanno affidate a mani esperte come quelle dei tecnici di Boscolo Srl che opera specialmente nelle provincie di Bologna, Modena, Parma, Reggio Emilia, Imola, Cesena Ravenna e Forlì.
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Qual è la scadenza per eliminare l’eternit presente negli edifici?
9) Il Parlamento Europeo ha approvato con larghissima maggioranza (558 sì contro 51 no) la risoluzione che fissa al 2028 il termine ultimo per completare la totale bonifica dell’amianto da tutti gli edifici, le tubazioni, i macchinari, i treni e i manufatti sul territorio europeo.
Si può installare un impianto fotovoltaico su un tetto in eternit?
10) Installare un impianto fotovoltaico su un tetto in eternit presuppone una lavorazione su quest’ultimo che potrebbe rischiare di degradare le fibre di amianto e diffonderle, casusando un pericolo per la salute delle persone. In più, considerando che entro il 2028 sarà obbligatorio liberarsi di tutto l’eternit presente, la scelta migliore è quella di affidarsi ad una ditta specializzata nella rimozione di amianto e soltanto in seguito installare l’impianto fotovoltaico. L’azienda Boscolo Srl che opera specialmente nelle provincie di Bologna, Modena, Parma, Reggio Emilia, Imola, Cesena e Forlì svolge diversi servizi che riguardano l’edilizia tra cui sia la bonifica di amianto che l’installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia alternativa.
Ora che abbiamo sciolto qualche dubbio riguardo il vasto mondo dell’amianto, per qualsiasi ulteriore dubbio o curiosità potrete rivolgervi ad esperti del settore.