Gli impianti fotovoltaici e la green economy

9 Ott 2020 Energie rinnovabili
Risorsa 12

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Gli impianti fotovoltaici e la green economy

Gli impianti fotovoltaici  sono un modo virtuoso di produrre energia pulita, di conseguenza si ha sempre un risparmio dei consumi, perché non viene più direttamente prelevata dalla rete nazionale.

L’auto produzione è quindi la nuova frontiera dell’ecostostenibilità e della green economy per quanto riguarda i consumi, specialmente quelli delle aziende.

Queste sono anche denominate soggetti energivori, perché hanno consumi decisamente elevati, che influiscono in modo importante sulla spesa imprenditoriale.

Ecco quindi la soluzione a portata di mano e in un colpo solo diventerai un produttore di energia, un amico dell’ambiente e potresti anche guadagnare, se si tratta di un impianto fotovoltaico di una certa dimensione, come avrai modo di leggere più avanti.

Una delle aziende più affidabili e con esperienza in Italia per quanto riguarda l’installazione di impianti a energia rinnovabile è la Boscolo S.r.l.

1. Come sono fatti gli impianti fotovoltaici

L’impianto fotovoltaico è composto principalmente dai pannelli in silicio, che riescono a trasformare i raggi solari in energia elettrica.

In alcuni casi sono posti su supporti orientati in modo che l’esposizione dei pannelli sia la migliore possibile, in modo da massimizzare la produzione energetica.

In aggiunta ci sono gli inverter, cioè gruppi di conversione per l’energia che viene prodotta, quindi i contatori, uno dei quali serve per misurare la produzione, mentre l’altro è per quella eventualmente ceduta alla rete nazionale (il cosiddetto scambio sul posto). A questo si aggiunge una rete di cavi e altri componenti per proteggere e isolare l’impianto perché abbia la più lunga durata. In media un impianto fotovoltaico produce energia per circa 20-25 anni, trascorsi i quali i pannelli devono essere smaltiti.

Rivolgersi alla Boscolo Srl servirà ad avere un’ottima consulenza per capire quale tipo d’impianto fotovoltaico è meglio per la tua azienda e quali possono essere i benefici sul lungo periodo.

 

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2.Cos’è lo scambio sul posto

L’impianto fotovoltaico può produrre energia oltre il fabbisogno dell’utente collegato, quindi dell’azienda. Grazie a delle batterie può anche conservare l’energia non consumata per poi riutilizzarla nelle ore notturne, quando l’impianto non produce oppure quando c’è poco soleggiamento o piove.

A questo si aggiunge un ulteriore vantaggio che è quello di poter cedere l’energia che non viene consumata, e neppure immagazzinata, alla rete nazionale. Questa a sua volta può essere ripagata partecipando ai bandi che periodicamente vengono indetti dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con il GSE (il Gestore dei Servizi Energetici).

Il requisito per effettuare lo scambio sul posto è quello di avere un unico punto di connessione con la rete elettrica, quindi un solo utente.

La rete nazionale può considerarsi come un accumulatore virtuale dell’energia che il tuo impianto non ha istantaneamente consumato. Lo scambio sul posto prevede una compensazione economica dell’energia immessa in rete, che si può tramutare in un rimborso parziale delle bollette. Il costo dell’energia prelevata dalla rete è previsto dal contratto con il fornitore dell’energia.

3. L’impianto fotovoltaico a isola

Un impianto fotovoltaico a isola è quello non collegato alla rete nazionale, quindi non è neppure idoneo a esercitare lo scambio sul posto. Non può cedere energia, ma la può conservare per il riutilizzo quando l’impianto non produce o se le scorte sono esaurite.

Nel caso in cui anche queste ultime non bastino, c’è un generatore di corrente che entra in funzione, senza che l’utenza rimanga al buio.

La garanzia che questo tipo di impianti a energia solare siano comunque affidabili dipende soprattutto dal numero dei pannelli installati, quindi dalla potenza in Kw dell’impianto stesso, dai consumi e anche dalla stessa potenza del gruppo elettrogeno e degli altri componenti, prime fra tutte le batterie di accumulo.

È proprio questo uno dei motivi per chiedere una consulenza alla Boscolo Srl, che in base alle tue esigenze saprà illustrarti la portata del tuo impianto fotovoltaico e la sua efficienza.

4. Il decreto FER1: gli incentivi per gli impianti fotovoltaici

Il governo ha pubblicato nell’agosto 2019 il Decreto FER1 per gli incentivi relativi alla produzione di energia pulita, come quella degli impianti fotovoltaici.

L’obiettivo è quello di portare le aziende ad abbassare i livelli d’inquinamento correlati al consumo e al trasporto dell’energia. A questo si aggiungono altri aspetti estremamente positivi, come la possibilità di abbattere i costi e risparmiare sul lungo periodo con l’autoproduzione, puntare all’ecosostenibilità e arrivare ad alti livelli di efficienza energetica.

5. I requisiti per gli incentivi dell’energia pulita

Nel decreto del MISE sono elencati tutti i requisiti per poter accedere agli incentivi per la produzione di energia pulita con gli impianti fotovoltaici.

Come spesso accade si tratta di una materia alquanto articolata e a volte di difficile interpretazione. La Boscolo Srl è conosciuta anche per la capacità di sciogliere i nodi legati all’aspetto burocratico e in buona parte è riuscita a far accedere a incentivi sia nazionali che esteri le aziende che a questa impresa si sono rivolte.

Sono ammessi, dunque, gli impianti fotovoltaici di nuova costruzione che ricadono nella categoria denominata “Gruppo A”.

Ammessi agli incentivi anche per quei nuovi impianti fotovoltaici, ma solo se c’è la sostituzione di tetti che riguardino fabbricati di campagna, coperture di costruzioni rurali con la necessità di smaltire l’eternit o comunque rimuovere le parti in amianto.

Questo tipo d’impianti fotovoltaici sono catalogati nel Gruppo A 2.

È importante ricordare che la Boscolo Srl è specializzata nello smaltimento dell’amianto e quindi anche delle lastre di eternit.

6. Il compenso per la produzione degli impianti fotovoltaici

Il meccanismo alla base della remunerazione che puoi ottenere dagli impianti fotovoltaici delle aziende è arzigogolato.

In linea di massima la regola principale è che il compenso si ottiene per l’energia immessa nella rete al netto. In altre parole si calcola la produzione energetica totale considerando il valore minore tra questa e quella ceduta alla rete. La quantità di quest’ultima risulta in modo inequivocabile dal contatore per lo scambio sul posto.

Devi anche considerare che il totale dell’energia netta è considerata escludendo i consumi relativi ai servizi dell’impianto stesso e alle perdite fisiologiche della rete elettrica.

Per calcolare gli incentivi bisogna che consideri 2 tipi di meccanismi, che sono differenti e riguardano la potenza in kW dell’impianto fotovoltaico.

La prima è quella di una tariffa unica detta onnicomprensiva, con cui si considera il costo dell’energia che spetta al produttore, ma anche la quantità di quella che viene ritirata dal GSE; la seconda si ottiene facendo la differenza tra il prezzo dell’energia a livello geografico e orario e quella che spetta al produttore. Il risultato scaturisce dal fatto che l’energia viene consumata dal produttore stesso.

Le 2 modalità di remunerazione degli incentivi possono essere scelte senza vincoli alternativamente, solo se possiedi un impianto fotovoltaico con una potenza fino a 250 kW. Il produttore può decidere di cambiare le opzioni ma solo una volta nell’arco di tempo coperto da incentivi.

Gli impianti fotovoltaici che sono di potenza superiore a 250 kW sono invece obbligati a scegliere la seconda tariffa, detta “incentivo”. 

Presta attenzione al fatto che gli incentivi, una volta vinto il bando, partono dalla data di entrata in esercizio commerciale. Questa la può scegliere il proprietario ma non più tardi dei 18 mesi da quando lo stesso impianto è entrato in funzione, cioè è stato collegato alla rete nazionale.

Infine, per gli impianti fotovoltaici che appartengono al Gruppo A 2 sull’energia che producono è previsto un premio sull’intera produzione, mentre per quelli che hanno una potenza inferiore a 100 kW, lo stesso premio riguarda l’energia netta consumata dal produttore.

Per concludere l’accesso agli incentivi è contestuale all’iscrizione dei Registri per le aziende con impianti fotovoltaici che superino i 20 kW e per quelli di potenza inferiore a un MW che rientrano nei gruppi A e A 2.

Per accedere agli incentivi bisogna anche partecipare alle aste, riservate alle aziende che hanno impianti fotovoltaici con potenza superiore a 1 MW e che appartengono al Gruppo A.

Con le aste ottieni l’assegnazione della potenza con un meccanismo di priorità molto complicato.

Proprio per l’oggettiva difficoltà di muoversi tra le prescrizioni, i requisiti, le operazioni burocratiche e tutto quello che ruota intorno alla partecipazione al bando sugli incentivi, devi farti guidare da esperti del settore.

La Boscolo Srl mette a disposizione il personale più qualificato per massimizzare le probabilità di accedere al bando con il massimo degli incentivi, sempre in considerazione del tipo di impianto fotovoltaico da installare.

7. L’impianto fotovoltaico e il diritto di superficie

Vuoi investire in un impianto fotovoltaico? Il diritto di superficie è il modo migliore per farlo, se vuoi diventare produttore di energia pulita.

Nel caso tu abbia un tetto o un terreno sul quale installare l’impianto e punti all‘ecosostenibilità per la tua azienda, puoi cedere la superficie come fosse un noleggio per la durata dell’impianto stesso (circa 20 anni).

In determinate condizioni la formula del diritto di superficie può essere economicamente vantaggiosa sia per te che hai l’area da cedere in affitto, sia per chi vuole investire nel fotovoltaico.

I motivi favorevoli possono essere 2:

  1. 1. perché tu che sei proprietario puoi cedere un terreno o il tetto trasformando una parte improduttiva della tua azienda in qualcosa di produttivo;
  2. 2. perché l’investitore che è proprietario soltanto dell’impianto fotovoltaico senza gli oneri della proprietà della superficie può vendere l’energia, meglio se direttamente all’azienda che ha concesso l’area e ottenere anche gli incentivi previsti, come già illustrato.

In alternativa l’energia potrebbe anche essere venduta alla rete nazionale, ma questa è una soluzione meno fruttuosa.

La durata del diritto di superficie è comunque sancita firmando un contratto e di solito coincide con la durata prevista dell’impianto fotovoltaico, quindi circa 20 anni.

Scaduti gli anni di concessione, tu che sei il proprietario dell’area ceduta entri in possesso anche dell’impianto, che potrebbe ancora essere in esercizio per altri 5 anni.

In alternativa potresti anche cambiare i pannelli fotovoltaici con altri nuovi, rinnovando la produzione e il risparmio energetico, in quel caso avresti già l’installazione dei supporti.

Tu che sei il proprietario troverai un accordo per il pagamento della cessione di superficie che potrà essere un canone mensile o un pagamento in un’unica soluzione.

In alternativa puoi esercitare il diritto di consumo gratuito di una parte della produzione energetica.

È tuttavia una soluzione di difficile attuazione perché non si può avere una contabilizzazione precisa della quantità della stessa energia consumata.

La convenienza per entrambi è comunque contestuale a un impianto fotovoltaico di grandi dimensioni e consumi imponenti.

8. Perché affidarsi a Boscolo

Oltre all’esperienza e al fatto di avere una preparazione di livello superiore rispetto alla media per quanto riguarda l’installazione e la costruzione d’impianti fotovoltaici, devi aggiungere anche il vantaggio di liberarti di coperture in eternit.

La mission di Boscolo è quella di soddisfare il cliente ma sempre nell’ottica dell’ecosostenibilità. Lo smaltimento dell’eternit va eseguito secondo criteri che rispettino la legge e questo comporta un’attenzione massima alle varie procedure imposte.Come già accennato, accanto alla capacità pratica indiscussa, si aggiunge quella amministrativa e specificatamente burocratica. L’installazione di un impianto di fonti rinnovabili, a partire dal singolo pannello fotovoltaico deve essere realizzato a regola d’arte, includendo anche la produzione di tutti i documenti, le richieste, il rispetto delle scadenze e la cura di ogni particolare. Conoscere a fondo i bandi pubblicati dal Ministero dell’Economia significa avere la garanzia di successo per quanto riguarda gli incentivi. Avrai quindi un’assistenza a 360 gradi, godendo della tranquillità di chi affida il progetto del risparmio energetico ai leader nel settore delle fonti rinnovabili a energia solare.

9. Chi è Boscolo Srl

Boscolo Srl è nata nel 1998 a Imola e ben presto da ditta individuale si è trasformata in un Srl. Opera nell’edilizia industriale e civile, occupandosi di rimozione di eternit e bonifica, rifacimenti di coperture, impermeabilizzazioni e molto altro. I valori che da sempre porta avanti sono la professionalità e la soddisfazione del cliente. Lo dimostra la sua espansione crescente, infatti oggi opera in buona parte dell’Emilia Romagna. I materiali di alta qualità i macchinari all’avanguardia, l’aggiornamento professionale continuo di tutto lo staff, la vocazione a opere eco compatibili sono garanzia di grande competenza.

Chiama per un preventivo o una consulenza gratuita e ti renderai conto in prima persona della validità e della serietà della Boscolo Srl.

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