Ecobonus 2019: guida pratica per risparmiare

1 Apr 2019 Bonifiche Amianto Coperture Detrazioni Energie rinnovabili Ristrutturazioni
Risorsa 12

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Miglioramento della resa energetica di abitazioni private e aziende, impatto zero sull’inquinamento, bonifica amianto per garantire maggiore sicurezza..tutti obiettivi validi e nobili ma che richiedono anche una certa somma da investire. Tuttavia ci sono buone notizie sul fronte delle detrazioni fiscali previste per questo anno: è stata infatti prevista la proroga ufficiale delle agevolazioni legate agli interventi edilizi e ai bonus casa che saranno attivi fino a dicembre 2019.

Se state aspettando da tempo il momento giusto per sistemare il tetto della vostra abitazione o per adattare la vostra azienda al miglioramento energetico vi possiamo ufficialmente comunicare che il tempo dell’attesa potrebbe essere finito e l’Ecobonus 2019 potrebbe essere lo strumento che vi renderà possibile effettuare lavori di miglioria senza spendere una fortuna.

L’ecobonus 2019 è la detrazione Irpef o Ires riconosciuta ai contribuenti che effettuano lavori per il risparmio energetico su edifici esistenti.

QUALI INTERVENTI RIENTRANO NELL’ECOBONUS 2019:

• Ecobonus 2019 al 50% per i seguenti interventi:

– interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi;
– schermature solari;
– caldaie a biomassa;
– caldaie a condensazione

 

• Ecobonus 2019 al 65% per i seguenti interventi:

– interventi di coibentazione dell’involucro opaco;
– pompe di calore;
– sistemi di building automation;
– collettori solari per produzione di acqua calda;
– scaldacqua a pompa di calore;
– generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.

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Attualmente sono indicati specifici limiti per quanto riguarda le spese ammesse alla detrazione. L’importo massimo sul quale determinare l’ecobonus è così ripartito:

100.000 euro per gli interventi di riqualificazione energetica;
60.000 euro per gli interventi sull’involucro dell’edificio;
30.000 euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, ovvero installazione di impianti dotati di caldaie a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia;
60.000 euro per l’installazione di pannelli solari utili alla produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università.

 






CHI HA DIRITTO ALLA DETRAZIONE FISCALE?

Possono beneficiare della detrazione tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa, che risultino possessori di un immobile in favore del quale vengono posti in essere interventi di riqualificazione energetica, ovvero:
i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali);
le associazioni tra professionisti;
gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
persone fisiche ovvero: titolari di un diritto reale sull’immobile, condomini per gli interventi sulle parti comuni, inquilini, coloro che possiedono un immobile in comodato, familiari o conviventi che sostengono le spese.

CONSIGLI UTILI PER OTTENERE L’ECOBONUS 2019

Un’attenzione particolare va posta alla modalità con cui si pagano i lavori: per ottenere il rimborso, le spese sostenute dovranno essere pagate nei seguenti modi:
– i contribuenti non titolari di reddito d’impresa dovranno pagare tramite bonifico bancario o postale, indicando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita iva o il codice fiscale del soggetto a favore di cui si effettua il pagamento
– i contribuenti titolari di reddito d’impresa non sono soggetti all’obbligo di pagare tramite bonifico ma l’importante è conservare idonea documentazione per la prova delle spese.

Infine, per beneficiare della detrazione è fondamentale effettuare la comunicazione all’ENEA, ovvero l’agenzia nazionale per le nuove tecolonogie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ancor prima di indicare la spesa sostenuta in dichiarazione dei redditi. Dopo di che, entro 90 giorni dalla fine dei lavori di riqualificazione energetica, è necessario che il contribuente trasmetta all’Enea, in modalità telematica, la scheda informativa degli interventi realizzati e la copia dell’attestato di qualificazione energetica.
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